Meno conosciute nel Saarloos sono invece le problematiche legate all’ipertermia maligna ed all’ MDR1.
Volendo ridurre all’essenziale la definizione di ipertermia maligna, non è altro che un improvviso e spesso inaspettato innalzamento repentino della temperatura corporea che passa facilmente oltre i 40°.
Ciò che può causare tale sintomatologia è da ricercare nell’inalazione dei gas usati in anestesia ( Vedi controllo displasie, ecc) e anche nella somministrazione di alcuni farmaci miorilassanti. Per quanto riguarda l’MDR1, ci si trova di fronte a un gene che elimina dalle cellule ciò che è indesiderato tramite la codifica della P-glicoproteina.
Anche in questo caso è possibile, tramite un test genetico, certificarne la presenza nel soggetto, che può risultare portatore, sensibile o non sensibile a tutti quei farmaci che possono scatenare l’effetto indesiderato.
Nel soggetto sensibile sono stati riscontrati sintomi come cecità, atassia locomotoria, difficoltà respiratorie, eccessiva salivazione. Il decorso è inevitabilmente infausto.
Ulteriori controllo che ci premuriamo di fare, sono quelli cardiaci. Per lungo tempo siamo stati gli unici allevatori italiani ad effettuare questo tipo di esame. Sul territorio nazionale è già stato registrato almeno un caso di decesso a patologie cardiache, nel “cugino” cecoslovacco sono moltissime le morti per questa ragione (anche se bisogna fare i conti con una quantità di esemplari sproporzionata rispetto ai Saarloos attualmente in Italia). Per queste ragioni, perché non farlo?